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Questa mattina mi sono svegliato carichissimo dopo 15 ore di sonno (sabato notte avevo saltato a piè pari).

It’s Holi!

Mentre aspetto Mandeep nella sede di Simabacart, sto leggendo alcuni quotidiani, quasi interamente dedicati alla notizia del momento: 

Le elezioni che si sono tenute lo scorso week-end

Da alcuno anni l’India ha imboccato un percorso di globalizzazione ed investimenti infrastrutturali, questa tornata era molto importante per capire se io primo ministro Modi fosse appoggiato dal popolo od iniziasse a barcollare. 

L’esito invece rafforza ulteriormente la sua posizione ed ora si attendono decisioni ancora più forti nel cammino intrapreso. 

L’india ha un deficit infrastrutturale molto forte: per andare da Delhi a Jalandahar (300km circa) ho impiegato 8 ore… per fortuna che ho accettato il consiglio di un amico ed ho preso un treno veloce!

Anche le strade sono piuttosto disastrose, la mobilità è uno fondamentale per lo sviluppo del paese.

Gli aeroporti funzionano in modo adeguato, l’aeroporto di Delhi, principale hub dell’operatore di bandiera AIRINDIA è una citta’.

Sul giornale di oggi ho però scoperto che AirIndia sta accumulando perdite ogni anno (2016: -390 M usd). Una storia già vista anche da noi…

Questo perché nel mercato aereo indiano si sono affacciati nuovi players che ad oggi trasportano più passeggeri di loro e generano utili: Indigo (+300M usd) e JetAirways (+180M usd).